Giannino Scanferla, 67 anni, una figlia, è nato a Padova e vive a Monselice fin dalla primissima infanzia.
È stato per circa 40 anni docente di discipline tecniche presso l’IPSIA Enrico Bernardi di Padova dove ha ricoperto vari incarichi di coordinamento tra cui, per circa un ventennio, le attività di scuola-lavoro con le associazioni di categoria e con le aziende del territorio provinciale.
Dal 1990 al 1995 ha contribuito ad amministrare la città di Monselice in qualità di assessore con deleghe all’Ecologia, al Verde e alle sale pubbliche, alla Cultura, all’Edilizia Scolastica e all’Istruzione; primo presidente del Consiglio Comunale dal 1995 al 1999 e consigliere comunale di minoranza dal 2002 al 2004.
Nel 2007 coordinatore cittadino del circolo La Margherita, fino allo scioglimento del partito nazionale.
È stato componente di giuria di premi letterari e culturali.
È componente del consiglio direttivo dell’Associazione Amici di Santiago sulle antiche vie dello Spirito e referente tecnico del Cammino di Sant’Antonio.

Oltre ad articoli e foto su riviste dedicate al turismo sostenibile, ha pubblicato i seguenti diari di viaggio e sillogi poetiche:
“NEL CAMMINO DI SANTIAGO-La Bestia e il mistero della Madre” – Ed. La Torre, 2009.
“SULLA VIA FRANCIGENA-A.D. DCCLXXIII-Sulle orme di Giuilsa e Nantelmo”– Cleup, 2013.
“SUL CAMMINO DI SANT’ANTONIO-Diario di un pellegrino” – EMP, 2018.
“IN TERRA EUGANEA e altre composizioni” – Graficompos edizioni, 2021.
“STAGIONI” – Graficompos edizioni, 2022.
“VENTICINQUE ANNI DI PASSI 1997-2022” – Graficompos edizioni, 2023.
In attesa di pubblicazione “ALITI NOTTURNI”.

TEMPO LIBERO
PODISTA amatoriale, ex maratoneta.
ESCURSIONISTA: ha percorso molte vie ferrate classiche sulle montagne venete e trentine ed effettuato semplici arrampicate sulla palestra euganea e su alcune delle più affascinanti cime dolomitiche.
VIAGGIATORE a piedi, prevalentemente in solitaria, dopo aver percorso il Cammino di Santiago, nel 2007, ha continuato a camminare sulle antiche vie dello spirito, dalle Alpi all’Appennino fino in Sicilia, e a promuovere iniziative a sostegno della mobilità dolce e di sane relazioni umane con l’ambiente.